24 Ottobre 2025.
Rocchetta Mattei, uno dei castelli più eclettici e misteriosi al mondo.
Superata la scalinata di pietra, una serie di sonorità ultraterrene  selezionate con cura dal regista cinematografico MESSNR (Opificio Ciclope)  vi condurrà in uno spazio-tempo che si farà sempre più labile.
Sarete condotti nelle vorticose sale che compongono la rocca, ognuna delle quali cela storie e architetture cangianti. L'entusiasta preparazione delle guide della Rocchetta saprà appagare molte delle vostre curiosità.
A seguito della visita guidata, sarete finalmente pronti a degustare la più profonda malinconia, il sottobosco più torbido delle verdi foreste danesi, il frutto amaro generato dal tormento. L'Appennino che verdeggia dalle vaste vetrate muterà la sua flora e la sua fauna affinché possiate approdare nelle sconfinate lande scandinave di Kim Larsen, traghettati dalla sua discografia solista che è nota col nome di :Of The Wand And The Moon:.


:OF THE WAND AND THE MOON:
Of the Wand & the Moon are one of the big guns of contemporary neofolk. Arriving a generation after founders like Death in June, Sol Invictus, and Current 93, Of the Wand & the Moon have breathed new life into this beautiful and perennially misunderstood genre. OTWATM’s 2011 The Lone Descent LP is widely regarded as a neofolk masterpiece.

Of The Wand & The Moon is the creative live and recorded music works of Danish musician Kim Larsen (not to be confused with the Danish folk singer by the same name) and various guest contributors. After irreconcilable differences with his previous musical project, Saturnus, Larsen began writing music of a different vein, similar in style to his neofolk influences but very different than the doom metal he had previously created.

Characterized by folk songs with themes ranging from expressions of love, loss, joy and ancestral Germanic paganism, Of the Wand & the Moon is best described as experimental, dark ambient neofolk. When their debut album “Nighttime Nightrhymes” came out in 1999 it marked a new entry for Denmark in a new wave of Germanic post-industrial folk projects, alongside contemporaries such as Forseti and Sonne Hagal.


ROCCHETTA MATTEI
Dopo un lungo pellegrinare alla ricerca della roccia ideale all'edificazione della sua grande opera, il conte Cesare Mattei individua tra le verdi foreste di Savignano il piedistallo naturale su cui farà sorgere uno dei castelli più magici e incredibili al mondo.
La comodità dell'accesso, l'isolamento del rialzo roccioso, l'ubicazione tra due fiumi nonché la prospettiva dalle vallate sulle quali domina sovrano questo scoglio che incornicia il pittoresco gruppo di Montovolo e Monvigese, fanno della Rocchetta Mattei un luogo strategico sia a livello geografico che simbolico.
Sulle rovine di un complesso medievale appartenuto a Federico il Barbarossa e Ottone IV, nel feudo di Matilde di Canossa, il 5 novembre 1850 viene posata la prima pietra di quella che oggi conosciamo come la Rocchetta Mattei. Nove anni dopo, il castello è pronto per accogliere il conte con la sua folta corte.

Sede dell'elettromeopatia, diviene il fulcro europeo della medicina alternativa e chiama a sé ospiti quali lo Zar Alessandro II e Ludovico III di Baviera, fino a trovare menzione ne I Fratelli Karamazov di Dostoevskij come il centro di pratiche spagiriche miracolose per la guarigione di diverse patologie.
Tutt'oggi i giardini e le aiuole della Rocchetta Mattei accolgono una meravigliosa collezione di piante medicinali autoctone.

Così cita la pietra posta all'ingresso:

«Il Conte Cesare Mattei - sopra le rovine di antica rocca - edificò questo castello dove visse XXV anni - benefico ai poveri - assiduamente studioso - delle virtù mediche dell'erbe - per la qual scienza ebbe nome in Europa - ed era cercato dagli infermi il suo soccorso - Mario Venturoli Mattei - compié l'edificio - e secondo il voto di lui - nel X anno dalla morte - ne portò qui le ceneri - con amore e riconoscenza di figlio - il III Aprile MCMVI».