NECROSCOPIA ✞ :Morgue Ensemble: ✞ Dødskampen | Freakout Club
dim. 16 avr.
|Bologna
:Morgue Ensemble: (Simone Salvatori) | Dødskampen (Nicola Vinciguerra) al Freakout Club Aftershow Atmosphere selecta Ingresso 10€ riservato soci AICS #########
Heure et lieu
16 avr. 2023, 19:00
Bologna, Via Emilio Zago, 7c, 40128 Bologna BO, Italia
À propos de l'événement
Domenica 16 Aprile Dalle ore 19:00
Freakout club e Atmosphere Bologna presentano mostra fotografica e live set di:
Morgue Ensemble https://www.facebook.com/profile.php?id=100063686671192
https://www.youtube.com/watch?v=cZbadzhi384
Dødskampen https://deathbedtapes.bandcamp.com/album/untitled-12
https://turgidanimalrecordsitaliandivision.bandcamp.com/...
“Il corpo è un carniere di segni, il segno è un corpo disincarnato.” J. Baudrillard
Nucleo stesso dell’esistenza, e non sua negazione, la morte si rivela la conditio sine qua non del vivere: “Vivere non è mai nient’altro che vivere la propria morte”, scrive R.M. Rilke. Eppure, oggi più che mai, non riusciamo ad accettare la nostra predisposizione organica alla fine. Continuiamo a negarla, a respingerla, ad allontanarla grazie alla medicina e alla scienza. E riusciamo, al massimo, a prendere in considerazione la “morte dell’altro”, mai la nostra, incapaci, ovviamente, di viverla: sono sempre gli altri a morire, non noi. Senza alcuna morbosità, con pacata e fredda consapevolezza, il progetto “Morgue Ensemble” prende il più grande tabù dell’essere umano e lo fa a pezzi. Nelle immagini, la morte si fa carne, viene sezionata, sviscerata, resa pubblica senza remore o timori. L’intento è il “disvelamento della verità” in un mondo che, sempre più legato alle apparenze, ha reso la morte pornografica, ha censurato la decadenza, la vecchiaia, la fragilità. “Né il sole né la morte si possono guardare fisso”, eppure qui, anche se non vorremmo, siamo costretti a osservare. Ecchimosi, solchi, cicatrici, peli, escrementi, piaghe, grasso, sporco, putrefazione, abbandono, squallore, solitudine. Con la morte, il “corpo” viene strappato al mondo e diventa “cadavere”: completamente alienato, non ha più nulla di psichico, non è più in relazione, non è più in vita. Questo viaggio fotografico, pieno di realismo, sembra cogliere l’essere umano per quello che è: solo pensiero, solo carne.